Social housing

CDP Investimenti Sgr
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Il 21-12-2012 è stata approvata la deliberazione n. 1606 della Giunta Regionale, con oggetto "Avviso pubblico tramite procedura web di manifestazione d´interesse a partecipare a uno o più fondi immobiliari di housing sociale": con questa deliberazione anche la Regione Liguria avvia finalmente le verifiche preliminari per l´utilizzo delle risorse stanziate per il Piano Casa*, già da tempo utilizzate da altre regioni italiane.

L´obiettivo dell´avviso in oggetto è verificare la possibilità di promuovere la costituzione di uno o più fondi immobiliari, operanti sul territorio regionale, finalizzati ad incrementare l´offerta di alloggi sociali tramite la locazione a canoni calmierati e la vendita a prezzi convenzionati, avvalendosi della partecipazione del Fondo investimenti per l´abitare. Con tale avviso, la Regione invita soggetti pubblici o privati (Comuni, Province, ARTE, Imprese, Cooperative edilizie, Enti religiosi, ecc.) a presentare proposte per l´attuazione di iniziative di "housing sociale" su aree o edifici di proprietà o di cui possano garantire la disponibilità a seguito di altri diritti reali.

La tipologia delle proposte può riguardare aree o immobili suscettibili di edificazione o trasformazione o anche interi stabili già realizzati o in corso di realizzazione e ancora inutilizzati o invenduti. Il soggetto proponente può partecipare tramite la cessione delle aree/immobili, la sottoscrizione di quote del fondo immobiliare a seguito di un apporto totale o parziale delle aree/immobili, o mediante altre forme di partecipazione imprenditoriale e/o finanziaria. Per ogni singola iniziativa, la componente di "alloggi sociali", ossia alloggi in locazione a canone moderato o alloggi in vendita a prezzo convenzionato, non può essere inferiore al 51% della complessiva consistenza dell´operazione: per la quota restante, è consigliabile affiancare agli alloggi sociali destinazioni d´uso differenti, quali alloggi a libero mercato, locali commerciali, uffici, ecc (mix funzionale). L´operazione deve infatti risultare sostenibile dal punto di vista economico-finanziario e, con riferimento ad una durata degli investimenti fino a 25 anni, produrre un rendimento di circa il 3% oltre l´inflazione.

Nella deliberazione sono indicati i tempi per la presentazione delle proposte: la procedura informatizzata verrà resa disponibile sul sito entro il 28/02/2013, e le proposte dovranno essere presentate entro il 30/04/2013.

Per presentare la manifestazione d´interesse, è richiesto uno studio di pre-fattibilità, che contenga sia una relazione descrittiva del progetto, con dati di sintesi sulla consistenza del progetto e sulla sua conformità urbanistico-edilizia, sia un piano economico-finanziario con parametri relativi a costi e ricavi dell´operazione immobiliare. Lo studio di pre-fattibilità dovrà essere redatto tenendo conto di una corposa serie di criteri e di valori individuati da Cassa Depositi e Prestiti Sgr per la valutazione delle operazioni, solo parzialmente illustrati in alcuni opuscoli pubblicati da Edilizia e Territorio nel 2010 e 2011.

Il nostro studio già da tempo si sta interessando ai fondi del Piano Casa, di cui segue gli sviluppi da più di un anno in stretto contatto con Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e Ance (Associazione nazionale Costruttori), ed ha perciò acquisito la competenza necessaria per affiancare fin dalle fasi preliminari l´impresa, il Comune o l´Ente interessato a presentare una proposta.

* Il Piano nazionale di edilizia abitativa, conosciuto anche come Piano Casa, varato dal DL 112/2008 e regolato dal successivo Dpcm 16 luglio 2009, ha previsto un sistema di fondi immobiliari integrati per l’acquisizione e la realizzazione di immobili da destinare all’edilizia residenziale. Al momento, l´unico fondo nazionale istituito è il FIA - Fondo investimenti per l’abitare, promosso e gestito da Cassa Depositi e Prestiti Sgr. Il Fondo ha l´obiettivo di investire circa 2 miliardi di euro in fondi immobiliari locali finalizzati ad incrementare l´offerta di alloggi sociali tramite la locazione a canoni calmierati e la vendita a prezzi convenzionati. Il regolamento del FIA prevedeva inizialmente che l´investimento di CdP costituisse al massimo il 40% del patrimonio del fondo locale, e che la maggioranza del capitale fosse apportato da soggetti locali. A seguito però di un recentissimo Dpcm di dicembre 2012, il regolamento è stato modificato con la cancellazione del tetto massimo del 40%: il FIA può ora fare operazioni con fondi locali senza limiti di partecipazione (modifica che nella deliberazione della Regione Liguria non è stata ancora recepita). Ad oggi, il Fondo ha già assunto delibere per varie centinaia di milioni a favore di diversi fondi locali e svariati progetti, dislocati in varie regioni italiane: tra queste al momento non figura la Liguria.