Piano per il completamento del Porto turistico Marina di San Donato, Finale Ligure, Savona

Piano particolareggiato per il porto turistico di Finale Ligure
Piano particolareggiato per il porto turistico di Finale Ligure
Piano particolareggiato per il porto turistico di Finale Ligure
Piano particolareggiato per il porto turistico di Finale Ligure
Piano particolareggiato per il porto turistico di Finale Ligure
          Condividi

Committente: Comune di Finale Ligure

Cronologia: Progetto particolareggiato - S.U.A.: 2000-2004; Variante: 2009-2012

 

Progetto urbanistico: S.U.A.: Marconsult, Mario Gallarati, Laura Roccatagliata; Variante: Gallarati Architetti

Progetto opere marittime: Ing. Fabrizio Ruggeri

 

Il Piano particolareggiato per il completamento del porto turistico Marina di San Donato, approvato definitivamente nel 2004, si basa sui seguenti elementi principali:
- realizzazione di un nuovo accesso veicolare dalla S.S. 1 Aurelia, da realizzare all’estremità orientale dell’ambito portuale, in corrispondenza di un tratto rettilineo della stessa via Aurelia che si presenta adeguato sotto il profilo dimensionale (sezione stradale già ampliata) e della visibilità;
- completamento dell’allargamento della sezione stradale della stessa via Aurelia dalla nuova rampa di accesso al porto sino alla galleria di S.Donato, e parallelo completamento della passeggiata pedonale proveniente da Varigotti;
- trasformazione dell’attuale accesso veicolare in accesso pedonale principale al porto, in prosecuzione del tracciato della vecchia via Aurelia, ai piedi del Capo di S.Donato, da ripristinare come passeggiata pedonale tra la stessa area portuale e Finalpia;
- razionalizzazione del sistema della viabilità e dei parcheggi interno alle aree portuali, con il mantenimento della rampa attuale come percorso di servizio e di collegamento con il parcheggio esistente a q. 11 m. (circa) s.l.m.;
- realizzazione di un’autorimessa coperta (110 posti auto) in corrispondenza del piazzale maggiore alle spalle della banchina di ponente, che allo stato attuale risulta ”soffocato” tra il muraglione dell’Aurelia, le pendici collinari e la diga di sopraflutto; tale opera, che come volume esterno avrà le sembianze di un “terrazzamento” ai piedi del Capo di S.Donato, delimitato verso la banchina da una muratura continua in pietra vista (o da rivestire in lastre di pietra locale), consentirà di ottenere un nuovo piano di riferimento ad una quota rialzata (circa 4,40 - 5,00 m. s.l.m.), incrementando di oltre 2.000 mq. la dotazione di aree a terra e creando le condizioni per la realizzazione di un piccolo complesso per attività commerciali legate alla nautica e pubblici esercizi, e di una serie di spazi pedonali di uso pubblico con vista sul bacino portuale e verso il mare aperto;
- realizzazione di un secondo complesso edilizio, destinato ad ospitare le sedi delle associazioni sportive e dei circoli nautici, in corrispondenza della diga di sottoflutto, e sistemazione di ulteriori spazi pedonali pavimentati ed attrezzati ad uso pubblico;
- realizzazione di una zona tecnica, con la sistemazione di una serie di spazi per officine di riparazione e rimessaggio e per magazzini al di sotto della nuova rampa di accesso all’area portuale.

In seguito all’ammissione a contributo sui fondi Comunitari Ob. 2 (novembre 2004), sono stati redatti i progetti definitivi dei primi 5 comparti, approvati in linea tecnica con Del. G.M. n. 107 del 28.07.2005, contestualmente al progetto definitivo-esecutivo dei primi due lotti di intervento (opere di cui ai comparti 3 e 4 dello S.U.A.).

Il primo lotto (finanziato con i fondi Ob. 2 e realizzato tra il 2006 e il 2007) comprendeva, oltre al completamento delle opere marittime e relativi impianti, la realizzazione della doppia rampa di accesso e la sistemazione della viabilità veicolare lungo la banchina di fondo nel comparto 4, nonché la sistemazione degli spazi pedonali e viari lungo la banchina di riva nel comparto 3, mentre il secondo (già finanziato ma ancora da appaltare) riguardava i nuovi volumi e gli spazi pedonali da realizzare nel comparto 4.

 

Il progetto di variante al piano particolareggiato per il completamento del porto turistico Marina di S. Donato, avviato nel 2009, è stato redatto in adeguamento alle prescrizioni del nuovo P.U.C., - con l’esclusione del Comparto 1 - in funzione di un generale ridimensionamento delle previsioni insediative sulla base delle effettive esigenze riscontrate nel periodo di vigenza del piano particolareggiato.

Occorre inoltre precisare che il S.U.A. originario era stato sottoposto a procedura di “screening” ex art. 10 L.R. 38/98 e valutato dagli Uffici competenti non meritevole di essere assoggetto a V.I.A. anche e soprattutto perché esso riguardava il “...completamento delle infrastrutture e la riqualificazione delle aree a terra di un porto già esistente...” ed i nuovi interventi non erano tali da incidere in misura apprezzabile sull’assetto complessivo del porto e sui suoi rapporti con la realtà paesistico-ambientale circostante, né comportavano alcun tipo di impatto sul patrimonio naturale e storico.

A maggior ragione il progetto di variante “in diminuzione” accentua ulteriormente questi aspetti di rispetto per l’ambiente circostante e di non invasività paesistica.
Risultano infatti eliminate le previste edificazioni sul molo di sottoflutto e sullo sporgente alla radice della banchina di riva.
Vengono confermati sia la sistemazione “terrazzata” della zona autorimessa/spazi commerciali, finalizzata ad attenuare l’effetto “vasca” dell’attuale piazzale ai piedi di capo S. Donato, creando un più graduale rapporto tra il capo medesimo ed il mare, sia la previsione di sistemazioni a verde compatibili con l’ambiente naturale, come meglio specificato nella relazione illustrativa.

Oltre alle sopradescritte “diminuzioni” rispetto al piano approvato, il progetto di variante introduce alcuni elementi migliorativi: in primo luogo sotto il profilo dell’accessibilità pedonale dell’area, con una nuova definizione della passeggiata pedonale a sbalzo lungo il muraglione dell’Aurelia che realizzerà il trait-d’union tra la passeggiata del Castelletto e quella proveniente da Varigotti andando a completare il percorso pedonale lungo l’intero arco costiero di Finale Ligure; in secondo luogo con il potenziamento delle aree a verde quale elemento di ulteriore mitigazione tra bacino portuale ed aree circostanti.