Filosofia

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L’attuale situazione di crisi globale sta incidendo profondamente sulla concezione del rapporto tra uomo e ambiente (naturale e costruito).
Tuttavia nell’odierna produzione architettonico-edilizia non sempre sembra esistere un interesse progettuale per soluzioni che consentano un adeguato rapporto tra nuovo intervento e strutture preesistenti. Si assiste anzi in molti casi ad una generica quanto sterile ricerca di forme innovative e di protagonismo di tipo oppositivo rispetto al contesto. Questa situazione non è più sostenibile, come la sistematica distruzione delle risorse territoriali e paesistiche sta a dimostrare.
A nostro avviso, infatti, la principale responsabilità dell´architetto sta oggi nella scelta di operare in modo conforme alle attitudini evolutive e trasformative delle strutture sulle quali si interviene, operazione per cui risulta fondamentale acquisire consapevolezza della struttura generale del contesto preesistente e individuare il significato del tema progettuale da affrontare in relazione ai limiti definiti dalle strutture di scala maggiore che lo contengono ed a quelle di scala minore di cui esso stesso è composta.
Questo è, perciò, il nostro impegno: continuare ad affrontare i temi dell’architettura alle varie scale (architettonica, edilizia, urbana e territoriale) sulla base di una coerente linea di ricerca progettuale che, proprio guardando al futuro, consenta di far propria l’esperienza del passato e della tradizione ad evitare di ripetere gli errori di una malintesa ‘modernità’ vista come ‘sviluppo’ indiscriminato ed ‘invenzione’ del nuovo a tutti i costi, massimi responsabili della devastazione delle nostre città e nel nostro paesaggio.