Nuovo centro urbano e piazza cittadina, Casarza Ligure, Genova

Nuovo centro urbano a Casarza Ligure
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Committente: Edil Levante CCEI - La Teca, coop. edilizia srl
Cronologia: Piano particolareggiato: 1991-1993 - Progetto: 1995-2007 Realizzazione: 1996-2007
Impresa costruttrice: Impresa Artigiana Tedaldi Enrico - Seven Immobiliare - De Ferrari Costruzioni - Impresa Edile Muraca Giuseppe
  Piano particolareggiato: Mario Gallarati con Curzio Ferri, Letizia Masciotta
Progetto architettonico: Mario Gallarati con Letizia Masciotta, Laura Roccatagliata
Strutture: Emanuele Repetto
Direzione lavori: Mario Gallarati


L’intervento, curato dal nostro studio sin dalla prima stesura del piano particolareggiato, riguarda la realizzazione di un insediamento residenziale-terziario in sponda sinistra del torrente Petronio destinato a diventare il nuovo Centro Urbano di Casarza Ligure.
Con l’attuazione del Piano l’intero tessuto di Case Nuove sviluppatosi a partire dagli anni ‘60 sulla sponda sinistra del Petronio, oltre ad acquistare un assetto complessivo definito ed organizzato, viene a saldarsi compiutamente con il resto del tessuto urbano e lo stesso ‘ponte nuovo’ risulta elemento di cerniera tra i due centri: il primo, coincidente con la vecchia piazza, prospiciente la chiesa parrocchiale di S.Michele, ed il secondo, in diretto collegamento visivo con quella, corrispondente alla nuova piazza porticata (piazza Aldo Moro).
Il riferimento progettuale per la nuova piazza va ricercato nella lunga tradizione delle piazze architettoniche italiane ed europee post-cinquecentesche, definite da pareti edilizie porticate unitarie, i cui edifici risultano appunto trattati come un’unica architettura.
Tra gli esempi più significativi rientrano, oltre a quelli più celebri di Venezia, Vigevano, Ascoli Piceno, Firenze, Torino, Parigi, Madrid, ecc., numerosissime piazze realizzate in centri minori, spesso poco conosciuti, concentrati soprattutto nell’Italia centro-settentrionale, che nella piazza stessa si identificano.
In tali casi la piazza diventa il principio generatore dell’intero tessuto urbano, la cui consistenza talvolta si esaurisce nelle pareti edilizie circostanti lo spazio pubblico centrale: su questo gravitano gran parte delle attività che caratterizzano il centro cittadino, da quella residenziale a quella commerciale, alle prinicipali funzioni collettive a carattere civile o religioso.
Nel progetto per il nuovo centro di Casarza si è cercato di tenere conto di tali esperienze per ricomporre, attorno ad un polo centrale architettonicamente definito, un tessuto urbano che, a partire da situazioni periferiche preesistenti di tipo occasionale, vede accrescere il proprio grado di organizzazione nell’avvicinarsi al centro del nuovo insediamento.
Una forte immagine unitaria caratterizza il nucleo centrale, mentre il tessuto orientale, di nuova previsione, e quello occidentale, preesistente, costituiscono una mediazione tra il centro compatto e le aree esterne alla zona di intervento caratterizzate da tessuti spontanei di tipo sparso.
La piazza, di forma quadrata, è aperta verso l’attuale centro cittadino ed a quello collegata tramite il ponte che attraversa il torrente Petronio a prosecuzione dell’asse principale di riferimento progettuale: l’invaso spaziale presenta una configurazione unitaria, in virtù delle architetture omogenee che lo racchiudono.
Oltre all’asse longitudinale, che ricalca il tracciato della strada preesistente, la piazza è organizzata secondo un asse trasversale, ortogonale al primo, coincidente con i collegamenti pedonali verso Case Nuove ad ovest, e verso la zona a verde pubblico attrezzato ad est.
Tali collegamenti pedonali non comportano un’interruzione nei fronti architettonici orientale ed occidentale della piazza, ma vi si immettono tramite il sottoportico, a completamento della viabilità pedonale di accesso alle unità abitative e commerciali.
All’estremità meridionale, due edifici speciali, di cui uno destinato a servizi (Comunità Montana) e l’altro a destinazione commerciale-terziaria, di un piano più alti rispetto al resto degli edifici porticati, costituiscono la conclusione architettonica dell’invaso spaziale.
Il tessuto residenziale del nucleo centrale del nuovo insediamento è costituito da un’aggregazione seriale di tipi edilizi a blocco, che si richiamano all’edilizia locale: le potenzialità insediative dell’area consentono la formazione di un tessuto urbano compatto e regolare tale da conferire un carattere di omogeneità al nuovo centro.Tutti gli edifici si basano su un piano adibito ad autorimessa di tipo aperto, su pilotis, corrispondente alla quota del piano di campagna attuale, e della viabilità veicolare interna di previsione.
Il piano terreno, ossia il piano degli ingressi pedonali agli edifici, corrisponde invece alla quota della viabilità preesistente, sopraelevata rispetto al piano di campagna: a tale livello sono state realizzate la piazza e tutta la viabilità pedonale, nonché il principale nucleo di verde pubblico attrezzato.
Oltre agli alloggi al piano terreno (comunque sopraelevati di un piano rispetto al piano di campagna), ai quali si accede dall’atrio dei singoli edifici, il progetto prevede, secondo i casi, altri tre o quattro piani destinati a residenza. Le finiture esterne degli edifici sono del tipo tradizionale (intonaco alla genovese, tetto in tegole marsigliesi, persiane alla genovese) e tutti gli edifici presentano trattamenti unitari relativamente alle tinteggiature, alle finiture ed alla dotazione di elementi accessori (ad es. tende per terrazzi, apparecchi per illuminazione, ecc.).